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BIOGRAFIA - FLAVIO FARAONI Flavio Faraoni è nato a Roma dove vive ed opera. Ha frequentato corsi di pittura e di disegno tecnico, che gli hanno consentito di Apprendere l'arte del dipinto geometrico ed ornato, con nitida precisione ed abile maestria. Ha proseguito gli studi artistici, per proprio conto, migliorando ogni giorno di più il suo stile, con forte capacità di esplorazione e potente intuito creativo, senza mai ricorrere ad inutili orpelli ornamentali o a rigorosi canoni accademici.

Espone regolarmente in studio; partecipando saltuariamente a mostre e concorsi Dove consegue immancabilmente il favore dei fruitori, il plauso della critica e l'elogio del pubblico Nelle sue tele si possono ammirare due stili, distinti e separati, ma con l'unica inconfondibile arte del maestro.

"Le piccole anime" esprimono la sensibilità dell' artista, rendendo accessibili al fruitore paesaggi interiori, di grande suggestione; mentre" Le tele esplose" rivelano un viaggio fantastico all'interno della psiche, con conseguente esplosione della coscienza collettiva, incapace di resistere alle tante violenze dei vili tempi moderni.

La sua sensazione visiva, pur lasciando intatto l'originalità del soggetto, si dissolve in forme evanescenti e fantasie poetiche sui generis. La flora rigogliosa si rispecchia nella natura naturans di un potente cromatismo lirico e di una vibrante luce spirituale. Gianni Latronico critico darte

L'ARTE TRASPARENTE DI FLA VIO FARAONI

Nelle tele dell'artista Flavio Faraoni si possono ammirare due stili, distinti e separati ma con l'unica inconfondibile mano del maestro. "Le piccole anime" esprimono la sensibilità dell' artista, rendendo accessibili al fruitore paesaggi interiori, di grande suggestione; mentre "Le tele esplose' rivelano un viaggio fantastico all' interno della psiche, con conseguente esplosione della coscienza collettiva, incapace di resistere alle tante violenze dei vili tempi moderni La sua sensazione visiva, pur lasciando intatto l'originalità del soggetto, si dissolve in forme evanescenti e fantasie poetiche sui generis. La flora rigogliosa si rispecchia nella natura naturans di un potente cromatismo lirico e di una vibrante luce spirituale. Gianni Latronico

LA SENSIBILITA' ARTISTICA DI FLA VIO FARAONI

Le opere di Flavio Faraoni ci conducono in un mondo popolato da oggetti decontestualizzati dal loro consueto godimento ed inseriti, come per incanto, in supporti elaborati con diverse tecniche: dall' olio all' acritico, dallo smalto al collage e alla sabbia. E' attraverso l'associazione di elementi diversi tra loro che l'artista si propone di rappresentare la sensibilità delle sue emozioni attraverso il sottile gioco dell' arte che in questo contesto non è più semplice rappresentazione, ma comunicazione vitale dell'individuo mediante simboli. Simona Cresci -critico d'arte

Il ciclo "BUILDINGS" di Flavio Faraoni

Flavio Faraoni tratta ora il nuovo ciclo denominato "Buildings" dove, usando materiali di scarto di componentistica elettronica, fra cieli colorati, fa svettare palazzi con finestre che, come occhi penetranti, cercano di vedere un mondo interiore che i tempi moderni offuscano e rendono invisibile. Palazzi alti di periferia, grattacieli, una umanità invisibile ma che si intuisce, una umanità piena di solitudine, che cerca di arrivare ora a cieli di un rosso dolorante, ora a cieli rosati e violetti: gli stati d'animo dell'artista che vuole rappresentare una umanità che cerca se stessa nella moltitudine che tutto appiattisce. Anche in questo ciclo l'artista, ispirandosi ai fatti quotidiani, esprime la sua poliedrica creatività e fa in modo che, anche attraverso materiali non usuali nella pittura, venga rappresentata una realtà che è "sua", ma universale nello stesso tempo. Miriam Marini (scrittrice e poetessa)

"INTELLIGENCE" di Flavio Faraoni

"Intelligence" un termine da tempo usato, ma che negli ultimi anni è entrato a far parte della quotidianità, specialmente dopo l'attacco terroristico dell' Il settembre 2001. Da allora tutti i paesi, avvalendosi di sofisticate apparecchiature di comunicazione ed intercettazione, sia terrestri che satellitari, stanno cercando di combattere questo nemico che minaccia l'intera umanità. Flavio Faraoni vive questo tempo ma sente il peso, seppur necessario, di questo essere tutti "spiati" Forse per questo, dalle sue opere traspare, con la consapevolezza delle difficoltà di questo momento storico, anche la rabbia che ne deriva. Perciò riversa sulle tele colori forti come le sue emozioni, mescola elementi come i "files", che rappresentano questo presente difficile ma nello stesso tempo non dimentica il passato. Ecco allora nascere dall'albero "antico" fiori tecnologici, ecco visi senza lineamenti, con il mistero di un occhio che vede e guarda non soltanto attorno a noi, ma dentro di noi. Spirali avvolgenti si inseguono e inseguono l'umanità tutta, che non vuole perdere le sue radici ma sa di doversi adeguare alla nuova tecnologia, perché questo è il tremila, questo è il futuro. Miriam Marini

"IL RISVEGLIO DELLA MEMORIA" di Flavio Faraoni

In questo ciclo che Flavio Faraoni chiama "Il risveglio della memoria" , egli rivede il periodo della fanciullezza, ricorda i suoi sogni di bambino e li mescola con l'odierna realtà. Le figure che appaiono nelle sue opere, rappresentano lui ed i suoi amici di allora, ma potrebbero essere anche bambini di oggi, i suoi nipotini, che gli fanno rivivere la sua infanzia, facendogli mescolare quindi giochi di un tempo e giochi di oggi. Ecco le dune di Sabaudia, del Circeo e di Sperlonga, dove era solito trascorrere le sue vacanze, ecco le diventare colorate come i suoi sogni di allora, sogni che gli facevano immaginare viaggi su antichi velieri, sogni che gli permettevano di afferrare perfino la luna, che sempre gli faceva compagnia. Ecco però anche la tristezza del voler scoprire il mistero della fine della vita, tristezza stemperata dalla presenza di un bambino che accompagna il vecchio, come per dargli coraggio o forse per scoprire anche lui questo mistero! Triste è anche la figuretta di "Lily" la donna che dovrebbe essere peccaminosa ma che vista con gli occhi della memoria, acquista una sua candida ed innocente dignità!. Questo ciclo artistico di Flavio Faraoni tocca, forse più degli altri, la sfera emotiva dell'artista, comunicando emozioni anche a noi che guardiamo, emozioni dettate non solo dalla bellezza delle opere, ma proprio dal fatto che risvegliano anche i nostri ricordi. Miriam Marini

Flavio Faraoni - Mostra Ferrara-pro art A cura di Paola Trevisan

Flavio Faraoni vive e opera a Roma. Il suo percorso di vita lo ha portato a svolgere un'attività ben lontana dalla sua infatuazione con il mondo artistico, alla direzione di banche commerciali ma, ora, è libero di dedicarsi liberamente alla sua forma espressiva preferita: la pittura. Autore dalla fervida creatività, si rifiuta di accettare codici linguistici o etichette accanto alla sua arte. Tale creatività si rivela anche nella sua propensione a sperimentare diverse tecniche quali l'olio, l'acrilico, l'affresco, la tela ma anche i media digitali, dimostrando essere un artista contemporaneo a pieno titolo.

I soggetti delle sue opere spesso attingono al mondo mediatico tratto dai fumetti, dalla pubblicità e dalla tv, ricollegandosi ad una figurazione dell'arte Pop. Il suo legame con la realtà tradizionale, in questi tipi di opere, viene trasformato adottando un linguaggio personale con frequenti riferimenti agli aspetti e scenari quotidiani; altre volte invece sono immagini che nascono direttamente dalla dimensione dell'inconscio dell'artista.

I lavori a cui appartiene la serie esposta in questa mostra di "Tele Esplose", e di cui si vede un esempio in catalogo, appaiono come degli squarci di una realtà che ci è data di vedere e conoscere per mano dell' artista; elemento fondamentale di questa importante parte della produzione artistica è il fuoco e la matericità dell' acrilico dato insieme a smalti ne accentuano l'effetto cromatico ed espressivo, come si vede nell'opera "Fuochi d'artificio all'anfiteatro".

Una componente determinante nelle opere di Faraoni è la continua ricerca dei diversi materiali, spesso combinati fra loro come la sabbia, lo smalto e l'acrilico ma anche il collage. Tale continua sperimentazione consente all'artista di sfruttare la propria manualità e al contempo di esprimere al meglio le proprie considerazioni ed emozioni che cerca di comunicare allo spettatore mediante non un linguaggio reale ma che mantiene dei segni di realtà, quasi trasformati in simboli, facilmente riconoscibili perché l'urgenza comunicativa di Faraoni è evidente.

Faraoni, è un uomo che vive il proprio tempo e come tale, esprime nella sua arte la denuncia per ciò che vede di negativo in questo modo, per i suoi difetti e le sofferenze. L'autore però non perde la voglia di creare anche delle opere liriche e di distanziarsi dalla realtà caotica e dettata dalle regole del consumismo. Si veda infatti l'opera "Festa nel villaggio", tenera dimostrazione di come il continuo ed attento contatto di Faraoni con il mondo circostante non gli precluda di assaporare e dipingere anche quegli aspetti poetici, fantasiosi e sognanti lo spingono ed ispirano a continuare a sognare e credere nei propri valori ed ideali Paola Trevisan

LA PITTURA TECNOLOGICA E SOFISTICATA DI FLA VIO FARAONI

Flavio Faraoni adotta diverse tecniche: olio, acrilico, smalto, sabbia, acquerello passando dalla tela al linguaggio del monitor e ottenendo effetti fantasmagorici.

Egli indaga argomenti di scottante attualità, così nel ciclo "Intelligence" l'artista romano rappresenta fiori tecnologici, volti senza lineamenti, anonimi, caratterizzati da un solo occhio che si guarda intorno e che interroga il mondo, metafora sia dell'operazione artistica che di quello schermo onnipresente (microscopia, televisione, computer), con un esplicito riferimento al romanzo profetico di Orwell "1984" in cui compare il fatidico Grande Fratello. Il concetto dei "files" ritorna nel ciclo di Faraoni "Il risveglio della memoria" dove, anche in

questo caso, viene visualizzata la simbologia e la mitologia del terzo millennio. Qui la figura umana si riduce a una silhouette piatta come al sagoma del tiro a segno per significare che l'uomo diviene un bersaglio colpito dalle immagini che lo circondano, ma

anche capace di catturare gli aspetti positivi dell'esistenza. Nelle opere dal titolo "Circumnavigazione" e "Desideravo scoprire nuovi mondi" si avvertono le suggestioni del

fumetto "Corto Maltese" di Hugo Pratt, l'avventuriero disincantato e irrequieto che scopre nel viaggio una dimensione esotica e magica. Questo dimostra che per Faraoni il mondo dell'infanzia, e quindi dell'inconscio, costituisce un serbatoio a cui attingere per sondare i misteri dell'uomo e dell'universo. Invece nel dipinto "La mia Lily", raffigurante una donna

bionda che fuma sotto un lampione, si coglie l'aspetto della nostalgia e dell'ironia, con un richiamo alla protagonista della celebre canzone tedesca "Lili Marleen", avversata

dall'autorità nazista, questo per testimoniare come la fantasia e la dimensione della memoria, per Faraoni, non siano mai disgiunti da un anelito alla libertà. Ogni opera di Faraoni va letta come un diario a colori che rispecchia le pulsioni della società odierna di cui l'artista si fa portavoce. I colori, a volte esplosivi come fuochi d'artificio, a volte sintetici, il gusto della stilizzazione ci ricordano, stilisticamente, il graffitismo di Keith Haring. Anche le immagini, le icone tecnologiche di Faraoni vanno a formare gli elementi di un archivio o di una memoria che abbraccia il mondo intero e che riguarda le esperienze, le tragedie, i sogni, l'energia creativa, le storie private e collettive che si intrecciano come gli ingranaggi di una macchina. Da qui deriva una pittura tecnologica e sofisticata, idonea a rappresentare i miti del mondo contemporaneo.

Gabriele Turola -critico d'arte

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